24 dicembre 2011

Natale: gli orari delle Messe

Domenica 25 dicembre: NATALE di NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO
SS.Messe: ore 09.00 – 11.00 – 17.30
ore 18.30 Vesperi solenni: Al termine processione al Presepio

Lunedì 26 dicembre: S.STEFANO PROTOMARTIRE (non è festa di precetto)
Ss.Messe: ore 09.00 – 11.00 (in latino) – 17.30
ore 18.30 Vesperi solenni. Al termine processione al Presepio

Martedì 27 dicembre: S.GIOVANNI EVANGELISTA (non è festa di precetto)
Ore 09.00 S.Messa in latino
Al termine benedizione del vino in onore di S.Giovanni
I fedeli che lo desiderano possono portare il vino da benedire

Benedizione ed eventuale imposizione della “Medaglia Miracolosa

Nei giorni feriali la S.Messa riprende ad essere celebrata alle ore 09.00.

Sabato 31 dicembre: ore 17.30 S.Messa d’orario (assolve il precetto festivo)
ore 19.00 S.Messa in latino (assolve il precetto festivo)
Al termine canto del “Te Deum” di fine anno

Bollettino parrocchiale: Natale di Nostro Signore Gesù Cristo - 25 dicembre 2011

Fin dai primi secoli la Chiesa ha circondato di una particolare solennità la celebrazione del Natale del Signore. L’ufficiatura, e le tre Sante Messe solenni papali; le “Statio” a S.Pietro e a S.Maria Maggiore: tutto era predisposto per celebrare degnamente la Nascita del Dio Salvatore.
La parola Statio” (stazione) è una delle tante che dal linguaggio militare romano passarono a quello cristiano. Stazione presso i Romani designava posti di soldati nelle regioni straniere. Tertulliano applicando questo termine ai cristiani dice:”I cristiani sono una milizia; per cui devono osservare le stazioni come i soldati”. “Stazione” nel II e III sec. voleva significare una levata mattiniera, digiuno e servizio liturgico ad una chiesa determinata. In seguito questo giorno di servizio o festa liturgica prevedeva una processione, una litania e la celebrazione della S.Messa con assistenza del Clero e del popolo. A Roma specie nelle vigilie ed in tempo di penitenza erano frequenti le Stazioni nelle varie chiese. Ad esse spesso interveniva il Papa che celebrava i Divini Misteri. Ordinariamente la processione stazionale cominciava verso nona (le tre pomeridiane) in un’altra basilica vicina, nella quale il popolo si radunava per attendere l’arrivo del Pontefice, con il Suo seguito; quindi al canto della litania il corteo si muoveva verso la chiesa stazionale in cui aveva luogo il S.Sacrificio che terminava quando il sole volgeva già al tramonto.
Riprendiamo la nostra riflessione sul Natale.

19 dicembre 2011

Bollettino parrocchiale: domenica IV di Avvento - 18 dicembre 2011

L’annuncio della nascita di Gesù segue immediatamente quello della nascita di Giovanni. L’Evangelista dispone la scena introducendo Gabriele che significa “fortezza di Dio”. Colpisce la brevità della descrizione della persona di Maria: l’unica informazione significativa è la Sua verginità che Ella offre in dono a Dio. E’ una promessa sposa e una vergine che rimane tale anche dopo la nascita di Gesù ed inoltre prefigura la Chiesa, che, anche da sposa è senza macchia. Il fidanzamento di Maria fa sì che abbia un marito durante la gravidanza ed il parto. “Ti saluto piena di grazia” è un saluto usato solo per Maria. L’angelo annuncia anche: “Il Signore è con Te”, un saluto misterioso che turba Maria a causa della Sua modestia.
La nuova età della salvezza inizia con il concepimento di Gesù in Maria, come Eva ha portato nel suo grembo tutta l’umanità condannata al peccato, ora Maria porta nel Suo grembo il nuovo Adamo che con la Sua grazia darà vita ad una nuova umanità. L’angelo si rallegra di Maria come della sede della gloria di Dio perché Egli si serve della carne di Maria per portare gli uomini alla gloria. La Vergine Santissima riceve le informazioni sul Bambino dall’Arcangelo Gabriele che Le rivela il divino mistero dell’azione di Dio in Lei, perché pur rimanendo vergine diventerà madre.
Nella nascita del Salvatore si riconosce la presenza della SS.Trinità che rende testimonianza alla nascita verginale. Il Bambino concepito da Maria sarà sia Figlio di Dio che figlio dell’uomo. Il nome di Gesù si riferisce alle Sue azioni piuttosto che alla Sua natura. Egli salverà il popolo dai suoi peccati e porterà ad una nuova creazione del mondo perché Colui che la Madonna concepisce nel Suo grembo non è altri che il Creatore di tutte le cose, Gesù rappresenta il punto di arrivo della stirpe di Davide; discende sia dalla casa di Davide che da quella di Levi, questo riflette il mistero di come ciò che è senza tempo entri nel tempo, nel concepimento di Gesù la casa di Davide e Giacobbe diventa ora la Chiesa universale. Come la cugina Elisabetta, che è discendente di Aronne, Maria è di stirpe regale, in quanto è della casa di Davide e sacerdotale, in quanto è della casa di Levi, per cui Suo Figlio è Re e Sacerdote.

11 dicembre 2011

Bollettino parrocchiale: domenica III di Avvento "Gaudete" - 11 dicembre 2011

Questa domenica viene denominata “gaudete” (gioite), dalla prima parola dell’Introito della Messa, un invito più che giusto a gioire, ad esultare per le grandi, stupende opere del Signore e per l’imminente solennità del S.Natale in cui il Verbo fatto Carne, Gesù Cristo Signore, affacciandosi come un qualsiasi bambino alla scena di questo mondo, ci dona la certezza dell’amore di Dio e della salvezza da lungo promessa ed attesa. Salvezza che ciascuno di noi ardentemente desidera e che purtroppo molte, troppe volte, caparbiamente si ostina a ricercare là dove non potrà mai trovarla. La luce soprannaturale della Grazia illumini ogni cuore perché tutti fissino il loro sguardo stupefatto e riconoscente sull’unico Salvatore, Gesù Cristo, che sta per venire.
E per ben prepararci ad accoglierLo il 15 dicembre p.v. alle ore 18.30 inizierà la Novena al S.Natale.

Ricordiamo:
domenica 11 dicembre ore 18.30 Funzione vespertina: S.Rosario, breve catechesi, canto del “Missus”,
Benedizione Eucaristica
sarà presente il tenore Raffaele Prestinenzi
Tutti i giorni della settimana, sabato escluso, alle ore 7.00 prosegue la celebrazione delle SS.Messe dell’”Aurora”.
Lunedì 12 dicembre, come ogni lunedì d’Avvento, Esposizione ed Adorazione Eucaristica dopo la S.Messa
(ore 7.40 circa) fino alle ore 12.00
Oggi si festeggia anche la Madonna di Guadalupe
Giovedì 15 dicembre ore 18.30 Inizio della Solenne Novena al S.Natale
ore 19.00 Catechesi sull’Eucaristia in sala parrocchiale

Anticipiamo:
Domenica 18 dicembre ore 20.45 Concerto natalizio del Coro dell’Università degli Studi di Trieste diretto
dal M° Riccardo Cossi

                                                                        Saluto e benedico

don Stefano Canonico


Note:
  • Il Parroco è a disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
  • L’Ufficio parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30 alle ore 12.00
  • E’ stato acquistato un baldacchino per la chiesa che è stato esposto durante le “Quaranta Ore”.
Chi può è invitato a contribuire alla spesa sostenuta di Euro 3.500,00 con un’offerta che può essere consegnata direttamente al parroco o a chi per lui presente in sacrestia. Grazie
  • Si fa presente che la nostra chiesa non riceve contributi da nessuno e quindi vive con le offerte dei fedeli. Un grazie ai benefattori.
  • Per eventuali bonifici o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
34121 Trieste: conto corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
  • Chi è interessato a consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare l’indirizzo:
www.tradizionetrieste.info

03 dicembre 2011

Bollettino parrocchiale: domenica II di Avvento - 4 dicembre 2011

Riprendiamo il commento della Parola di Dio tratto dagli Scritti dei Padri della Chiesa e da illustri Scrittori antichi:

L’inizio del Vangelo è intimamente connesso alle promesse profetiche veterotestamentarie. La prospettiva di Marcione in merito alla distinzione dei due Testamenti è direttamente smentita proprio dall’inizio del Vangelo di Marco, dove si confondono insieme le voci profetiche di Isaia e di Malachia. Nessun profeta è più grande di Giovanni, il messaggero solitario del deserto profetizzato da Malachia che fu chiamato ad annunciare la venuta di Cristo e la cui voce coniugò strettamente giustizia e misericordia, pentimento e fede. Il battesimo di Giovanni preparò la via per un diverso battesimo che avrebbe avuto pieno compimento nella futura remissione dei peccati che sarebbe giunta proprio con la morte di Colui che egli stesso battezzò. Il potere del battesimo di Giovanni fu intimamente congiunto con la giustizia di un uomo giusto e al contempo,uomo pio, lui che aveva ricevuto la grazia del Signore prima ancora della Sua venuta, quel Dio incarnato che non evitò di identificarsi con i peccatori che necessitavano di una rinascita. Giovanni, vestito di austerità e semplicità di vita, assaporava l’alimento dolce e spirituale del deserto preparandosi all’umile ministero del nostro Signore. Un grande paradigma di disciplina ascetica nasce proprio dal modello di Giovanni conforme all’esempio di Elia, rinunciando al sacerdozio secondo la Legge, divenne araldo e precursore di Dio, nuovo Sacerdote. Il pentimento che Giovanni predicava era simile ad un serpente che muta la sua vecchia pelle nel passare per uno stretto varco, così si preparano a ricevere il battesimo coloro che fanno penitenza. In Giovanni la Legge si riconosce nel vestito di pelle di cammello del deserto, la grazia che lo seguirà sarà vestita della pelle dell’Agnello. I profeti anteriori a Giovanni ricevettero la grazia di predicare la venuta di Cristo, ma a lui fu concessa la grazia di predirLo assente e di vederLo presente. Il battesimo di Giovanni offriva il pentimento, quello di Gesù offre la grazia. Il testo, ad ogni modo non offre possibilità di comparazione tra i misteri di Giovanni e quelli di Cristo, dal momento che lo stesso Precursore afferma che non è possibile alcuna comparazione. Il mistero del battesimo elude il nostro linguaggio ma noi non possiamo evitare di tentare di parlarne.
(Origene, S.Agostino, S.Girolamo, S.Cirillo di Gerusalemme, S.Ireneo di Lione, Tertulliano, Eusebio di Cesarea, S.Ambrogio, S.Massimo di Torino, S.Cipriano, Clemente di Alessandria, S.Beda, il Venerabile, S.Basilio, S.Giovanni Crisostomo)