Vangelo:Lc 16,1-13
Per
la parabola dell’amministratore disonesto c’è un’interpretazione
che cerca il significato figurativo globale e non quello delle
singole parti di essa. Sulla base di tale interpretazione
l’amministratore, credendo nella misericordia del suo padrone, ha
le proprie lettere del peccato riscritte dallo Spirito Santo di Dio
per mezzo della Croce di Cristo e della grazia del Battesimo. Non
riscrivere dunque ciò che Dio ha cancellato. Gesù raccomanda ai
discepoli la scaltrezza dell’amministratore, la sua prudenza ed
ingenuità; usando le cose transitorie di questo mondo, che non sono
nostre, siamo in grado di acquistare per noi quelle che non verranno
mai meno. Se avrai usato mammona saggiamente, il che significa se
l’avrai usata per avere amici, allora, una volta che l’avrai
esaurita, quegli amici potranno riceverti nelle tende eterne.
L’espressione “procurarsi amici per mezzo dell’ingiusta
mammona” senza alcun dubbio si riferisce all’elemosina fatta
senza distinzione nell’adempire all’esortazione di Gesù di
“vendere i propri averi e fare elemosina”. Le ricchezze sono un
prestito che ci è venuto da Dio e devono essere lasciate al povero,
così che possiamo ricavarne una ricompensa centuplicata, dal momento
che sarà nostro amico nelle abitazioni eterne. Qui ci si riferisce
alla fedeltà, visto che Gesù domanda se l’infedele ed ingiusta
mammona condurrà all’infedeltà nelle “cose che sono vostre”,
il che significa “nelle vere cose”, che sono i doni ricevuti
nella fede i quali cominciano a darci nuova forma a somiglianza
divina. E’ impossibile essere schiavo di due padroni che hanno
voleri contrari e due diverse idee tra loro inconciliabili. Una
giusta amministrazione delle ricchezze terrene può invece portare al
raggiungimento dei beni eterni. L’amministratore è stato lodato
perché ha scelto di servire il suo signore, che ha creduto sarebbe
stato misericordioso.
(Origene, S.Agostino, S.Efrem il
Siro, S.Giovanni Crisostomo, S.Cirillo di Alessandria, S.Ambrogio)
Si
sta avvicinando velocemente il mese di ottobre dedicato al S.Rosario
in cui viene a collocarsi la Solennità della Madonna del Rosario
nostra celeste Patrona, il 7 ottobre p.v., in cui si ricorda la
vittoria delle truppe Cristiane su quelle Musulmane, molto più
numerose, nella battaglia navale di Lepanto svoltasi, appunto,
domenica 7 ottobre 1571.
Per
permettere una più larga partecipazione di fedeli alle varie
celebrazioni liturgiche, come di consueto, festeggeremo la nostra
Patrona la prima domenica di ottobre e cioè il 6 di questo mese,
così come previsto dalle rubriche liturgiche per quelle chiese che,
come la nostra, sono intitolate alla Madonna del Rosario.
Per
dare a tutti la possibilità di prepararsi con agio a partecipare
alle solenni celebrazioni, con un certo anticipo ne proponiamo
l’orario con i relativi giorni:
Mercoledì 2, giovedì
3, venerdì 4 ottobre alle ore 18.30
Solenne Triduo di
preparazione alla solennità della Madonna del Rosario.
I
canti sono tratti dal repertorio di musiche maltesi dell’800 ed
eseguiti
dai
tenori Raffaele Prestinenzi e Mathia Neglia e dal baritono Tiziano
Vojtissek
Sabato 5 ottobre
pomeriggio: inizio della Solennità esterna della Madonna del
Rosario
Ore
17.30 S.Messa d’orario (assolve il precetto festivo)
Ore
18.30: in chiesa inizio della breve processione che si recherà alla
Cappella della Madonna
dei Fiori (palazzo INAIL) in via del Teatro Romano n.
18/20, per prelevare la
Reliquia della B.Vergine e fare quindi ritorno in chiesa
dove la suddetta Reliquia
verrà incensata ed esposta alla pubblica venerazione.
Ore
19.00 S.Messa solenne in latino (assolve il precetto festivo)
La Corale parrocchiale diretta dal M° Elìa Macrì eseguirà
la “Messa a quattro voci”
di Claudio Monteverdi (1567-1643) e mottetti tratti dal
“Vespero della Beata
Vergine” del medesimo autore.
Domenica 6 ottobre:
Solennità esterna della Madonna del Rosario:
Ore 09.00 S.Messa d’orario
Ore 10.00 Processione con l’effigie della Madonna di Pompei per le
vie della parrocchia
Ore 11.00 S.Messa d’orario
sono presenti alcuni solisti della Corale parrocchiale,
diretti dal M° Elìa Macrì che
eseguiranno mottetti mariani
Ore 12.00 Supplica alla Madonna di Pompei
Ore 17.30: oggi la S.Messa è sospesa per motivi tecnici
Ore 18.30 Vesperi solenni in onore della Madonna del Rosario.
E’ presente la Corale parrocchiale diretta al M°
Elìa Macrì che eseguirà il
“Magnificat” di J.S.Bach per Soli, Coro ed
Orchestra.
Lunedì 7 ottobre:
Solennità della Madonna del Rosario
Ore 09.00 S.Messa d’orario celebrata da S.E. Rev.ma Mons.
Giampaolo Crepaldi,
Arcivescovo-Vescovo di Trieste che terrà
anche l’omelia.
E’ presente la Corale
parrocchiale diretta dal M° Elìa Macrì che eseguirà mottetti
mariani.
Ore 11.00 S.Messa
Ore 17.30 S.Messa
Ore 18.30 Solenne Funzione Mariana (esposizione Eucaristica,
Recita del
S.Rosario, canto delle Litanie e Benedizione
Eucaristica)
Visitando oggi la nostra
chiesa si può ottenere l’Indulgenza plenaria alle solite
condizioni (recita del “Pater noster” e del “Credo” e di un
“Pater”, “Ave” e “Gloria” secondo le intenzioni del Sommo
Pontefice; inoltre si richiedono la Confessione e Comunione
sacramentali quanto prima)
La
prossima settimana verranno fornite notizie più dettagliate
soprattutto riguardo i brani musicali che saranno eseguiti nelle
varie celebrazioni.
Per l’entrante
settimana ricordiamo:
Domenica 22 settembre:
ore 18.30 S.Rosario, breve catechesi e Benedizione Eucaristica
Martedì 24 settembre:
Festa della Madonna della Mercede
Ore
09.00 S.Messa con cantici in onore della B.V. Maria
La
festa della Madonna della Mercede o Redenzione degli schiavi propria,
dapprima, dell’Ordine della Mercede, fu poi estesa dal Papa
Innocenzo XII (1691-1700) a tutta la Chiesa. Oggi questa Festa non
compare più nel calendario liturgico con facoltà, però, di
celebrarne la Messa come votiva in onore della Madonna. Le vicende
che portarono all’istituzione di tale Festa e dell’Ordine dei
Mercedari è particolarmente interessante.
Nella
storia delle deportazioni un capitolo tristissimo e purtroppo non
ultimo è quello riferito alle scorrerie dei Saraceni lungo le coste
italiane e spagnole per il saccheggio e la cattura di uomini e donne,
tradotti a forza sulla sponda africana per esservi venduti come
schiavi e poi restituiti ai parenti dietro una forte somma per il
riscatto. In questa calamità si inserisce a sua volta un capitolo di
esaltante carità e di devozione mariana. A Barcellona, nella notte
tra il primo e il due agosto 1218, la Madonna apparve al ventinovenne
Pietro Nolasco, per invitarlo a fondare un Ordine religioso con lo
scopo principale del riscatto dei prigionieri.
Pietro
Nolasco, nato nella regione francese della Linguadoca verso il 1189,
da nobile famiglia, rimasto privo di padre a quindici anni, si pose
al seguito di Simone di Montfort nella crociata contro gli Albigesi;
nello scontro con i bellicosi eretici cadde il Re d’Aragona, Pietro
II, il cui primogenito ed erede al trono, Giacomo, contava appena sei
anni. Pietro Nolasco ebbe il compito di maestro e di tutore del
futuro Re d’Aragona, al quale impartì un’educazione religiosa
improntata a una filiale devozione mariana. Fu in questo periodo che
Pietro Nolasco, già impegnato con tutti i propri mezzi al riscatto
dei cristiani, caduti nelle mani dei “Mori”, ebbe la visione
della Vergine. Nacque così l’Ordine cavalleresco e religioso dei
Mercedari, così detti perché particolarmente devoti della Madonna,
che onorano sotto il titolo di S.Maria della Misericordia (una pala
d’altare con questo titolo – Madonna della Misericordia – si
trovava sull’altare della nostra chiesa al posto dell’attuale
quadro), o della Mercede degli schiavi. La loro regola, redatta sotto
la guida di S.Raimondo di Penafort, li vincola con un quarto voto a
offrirsi come schiavi dei Musulmani, qualora sia necessario per
liberare un Cristiano in pericolo di apostasia. Dei 26.000
prigionieri liberati dai Merced
ari
nel loro primo secolo di vita, ben 890 furono riscattati e ricondotti
in patria da S.Pietro Nolasco. Ma egli non si limitava a contrattare
con i Mori il prezzo del riscatto. Al ben più duro prezzo di
patimenti, torture, prigionie, Pietro Nolasco predicava il Vangelo
agli infedeli, mettendo in grave pericolo la propria vita.
Morì
nel giorno di Natale del 1258, mormorando le parole del Salmo:”Il
Signore ha redento il Suo popolo”. La prima immagine della Madonna
che toccò il suolo americano fu quella della Vergine della Mercede,
fatta dipingere dalla Regina Isabella la Cattolica e donata ai
Mercedari che si recavano in missione a Santo Domingo.
Le
attuali condizioni sociali non mutano il valore e l’importanza di
quest’Ordine e del suo scopo poiché vi è una schiavitù terribile
in cui tutti e sempre possiamo incappare che è quella del peccato
per la cui liberazione, ottenutaci dal Sacrificio di Cristo sulla
Croce, imploriamo sempre fiduciosi l’intercessione potente della
Beatissima Vergine Maria, dei Santi e di tutti i nostri fratelli
nella Fede.
Anticipiamo:
Sabato 28 settembre:
ore 19.00 S.Messa cantata in latino in onore di S.Michele Arcangelo
Domenica 29 settembre:
ore 09.00 S.Messa in suffragio di Mons. Antonio Dessanti
Tutti cordialmente saluto e paternamente benedico
Don
Stefano Canonico
Note:
- Il Parroco è a
disposizione dei Fedeli dopo ogni S.Messa o per appuntamento
- L’Ufficio
parrocchiale è aperto ogni mercoledì non festivo dalle ore 9.30
alle ore 12.00
- Le offerte pervenute
finora per il baldacchino sono di Euro 2.851,00 mancano Euro 649,00
per il
completamento della
spesa sostenuta.
- Le offerte ricevute per
i paramenti ammontano a Euro 2.792,50 mancano Euro 707,50
- Grazie a Quanti hanno
già offerto il loro contributo.
- Grazie a Quanti
potranno concorrere per il saldo.
- Le offerte possono
essere consegnate direttamente al parroco o a chi per lui presente in
sacrestia.
Grazie
- E’ disponibile, in
sacrestia, il libro “”PAPA FRANCESCO”: la vita e le sfide””,
di Saverio Gaeta –
Edizioni S. Paolo S.r.L
(€ 9.90)
- In sacrestia trovate il
catechismo YOUCAT per conoscere e vivere la fede della Chiesa (€
12.99)
- I nuovi libretti
della storia della nostra chiesa sono disponibili in sacrestia
- Si fa presente che la
nostra chiesa non riceve contributi da nessuno e quindi vive con le
offerte dei
fedeli. Un grazie ai
benefattori.
- Per eventuali bonifici
o versamenti presso la FriulAdria Credit Agricole – via Mazzini 7 –
34121 Trieste: conto
corrente 400855/12 – codice IBAN IT68I0533602207000040085512
- Chi è interessato a
consultare il “Blog” della parrocchia, su internet può digitare
l’indirizzo:
www.tradizionetrieste.info
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